Edunauta- Sguardi agli Orizzonti Educativi
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SCUOLE STEINER WALDORF


Trascrizione


0:00 MICHELA _ Rotte Educative esatte portano a destinazione il viaggiatore. Rotte Educative è la voce delle scuole che stanno trasformando l’educare. Esploriamo l’universo innovativo delle reti scolastiche e delle scuole presenti nel nostro Paese.

0:25 ANDREA _ “Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere tutta la vita dalla vita stessa” Rudolf Steiner.

Cari edunauti, ben trovati! La rete che vi raccontiamo oggi è quella delle scuole Waldorf-Steineriane. Senza indugio, diamo parola a Stefano che ce le racconta nella sua scheda analitica.

00:47 STEFANO _ Ad oggi, anno 2022 in corso, si compone di 91 unità la rete delle scuole steineriane presenti in Italia, con una proposta che abbraccia l’intero ciclo scolastico, dalle scuole dell’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado. L’approccio pedagogico di tali realtà si basa sulle intuizioni, sugli studi e sulle esperienze di Rudolf Joseph Lorenz Steiner, vissuto a cavallo tra l’800 ed il ‘900, alla cui accurata biografia vi rimandiamo sul sito “Progetto Rudolf Steiner”. Si trovano tracce di scuole Steiner-Waldorf in tutto il mondo, citiamo alcuni paesi come l’Olanda, la Svizzera, l’Uruguay, il Perù, la Francia e tanti altri. Nel bel paese esse sono rappresentate dalla “Federazione Scuole Waldorf in Italia”, movimento fondato nel 1992 che attualmente conta circa 3.200 alunni e 450 insegnanti. 

01:41 ANDREA _ Dunque, il fine della pedagogia Steineriana è quello che si evince nella citazione iniziale, ovvero essa mira a “sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad apprendere per tutto l’arco della vita stessa”. Le potenzialità di ciascun bambino devono essere quindi riconosciute, coltivate e portate a manifestazione, rispettando il suo essere in divenire. Alla base del metodo steineriano vi sono un’antropologia e una psicologia evolutiva che ci presentano la natura umana come combinazione genetica di quattro forze: la prima è il corpo fisico, il corpo eterico o vitale, il corpo astrale o sensibile e il corpo umano individuale. Il quattro, a ben vedere, è un numero ricorrente in questa pedagogia che si costruisce anche su ritmi: per esempio, quello delle quattro stagioni, oppure quello dei quattro elementi (terra, fuoco, aria, acqua) o anche dei quattro temperamenti che caratterizzano gli esseri umani. E particolare è anche la visione della crescita del bambino, il quale incontra lungo il suo cammino importanti trasformazioni che si pongono in relazione con alcune fasi dello sviluppo. In particolare sono tre le fasi cadenzate da un ritmo di settenni. Dunque, Stefano, nel primo settennio vi è una centralità pedagogica del gioco.

3:13 STEFANO _ Proprio così. Durante i primi sette anni di vita il bambino impara a camminare, a parlare, a pensare, comincia a relazionarsi con il mondo: ci troviamo nell'età dello sviluppo della volontà. In questa fase il bambino va “immerso in un mondo buono, ricco di fantasia, immagini, gioco e meraviglia” e “protetto da stimoli troppo intellettuali” (sono due citazioni queste). I bambini, infatti, in questi anni imparano per imitazione, non attraverso ragionamenti astratti. Attraverso il gioco i bambini prendono coscienza con la realtà circostante, ponendo di fatto le premesse per la futura comprensione del mondo. I giochi con i quali il bambino si cimenta sono prodotti dai maestri o dagli educatori, ed è importante che non siano ‘finiti’, ma semplici, perché più stimolanti per la fantasia. Sul sito “Progetto Rudolf Steiner” troviamo l’esempio di un’automobilina. Se essa fosse costruita nei minimi dettagli difficilmente si potrebbe trasformare in una barca. Cito ancora: “Al contrario alcune assi, un po’ di corda e un telo, possono diventare una carrozza per i cavalli, ma anche un razzo e tanto altro …”.

04:20 ANDREA _ Viceversa, ai fini del nostro racconto cercheremo di non lasciar spazio alla fantasia circa i seguenti settenni. Durante il secondo settennio il bambino cerca il proprio rapporto con il mondo e con le altre persone. Per questo, secondo la prospettiva Steineriana, è importante puntare sull’educazione dei sentimenti attraverso l’esperienza del bello. C’è una particolarità: una classe viene accompagnata dallo stesso maestro per il ciclo di otto anni, dalla prima della scuola primaria alla terza della scuola secondaria di primo grado.

04:57 STEFANO _ E’ vero quanto dici caro Andrea, come è vero pure che nel corso degli otto anni i bambini incontrano anche alcuni insegnanti specializzati nelle singole materie. È interessante notare, inoltre, gli aspetti della didattica. Cito di nuovo: “Compito dell’insegnante è presentare le lezioni nel modo più artistico possibile, e armonizzare i vari talenti e temperamenti dei ragazzi in modo da suscitare simpatia, tolleranza e senso sociale”. Ecco, inoltre, ogni materia viene vissuta in modo sperimentale e solo successivamente teorico. Lo schema di insegnamento è lo stesso per tutto il periodo scolastico: le prime due ore di ogni mattina vengono dedicate alle materie principali, le quali sono trattate continuativamente per più settimane, questo periodo viene chiamato “epoca”. Dopo una pausa la didattica si sposta su materie come attività artistiche, linguistiche, manuali e motorie.

5:53 ANDREA _ Ecco, ulteriore particolarità della didattica, è il modo di affrontare la valutazione. Non si fa, infatti, una semplice valutazione di merito o di rendimento, quanto piuttosto i genitori ricevono periodicamente una relazione riguardante il comportamento e i progressi del bambino in ogni ambito. In questo senso il momento valutativo serve per monitorare i progressi di ciascuno in relazione a se stesso, e non confrontandolo con gli altri alunni della stessa classe. Nello specifico, ad esempio, nei primi anni di scuola viene consegnato al bambino una breve storia o una poesia che rispecchia metaforicamente il suo carattere, talenti e qualità, che fornisca dei piccoli suggerimenti che lo possono aiutare a progredire. Dai 12 anni in su il documento di valutazione, che veniva destinato precedentemente solo ai genitori, viene condiviso anche con lo studente stesso. Stefano, passiamo ora al terzo settennio.

06:51 STEFANO _ Ecco, anzitutto il maestro è sostituito da insegnanti maggiormente specializzati, in questo terzo settennio. Viene conferita molta importanza a materie quali: fisica, chimica, topografia, forestazione, economia, materie che stimolano l’osservazione diretta del mondo ed il pensiero logico-matematico. Anche le materie umanistiche trovano il loro spazio, finalizzate all’educare ad un atteggiamento oggettivo rispetto alle emozioni, al superamento di simpatie ed antipatie. Oltre a queste materie, continuano a trovare molto spazio, come anche nei due settenni precedenti, quelle artistiche, come disegno, arte, teatro, musica, unite a sperimentazioni più pratiche come battitura del rame, tessitura, scultura del legno e del marmo, euritmia e pittura, per citarne alcune.

Dunque, Repetita iuvant, scopo ultimo è quello di educare all’autonomia, alla creatività, al senso di responsabilità. In particolare questo è il settennio in cui i ragazzi utilizzano il pensiero e l’intelletto per dare risposta ai quesiti sull’esistenza e sul mondo e, in virtù delle forze individuali che ora si manifestano in loro, sentono il bisogno di porsi in modo personale di fronte alla vita.

08:07 ANDREA _ Avrete colto, cari edunauti, che la densità della pedagogia Steineriana non può essere certamente riassunta in questa breve traccia audio. Abbiamo quasi celato in questa nostra esposizione l’importanza, riservata ad esempio da questo approccio, al mondo spirituale, tanto caro al fondatore Rudolf Steiner; egli, infatti, non solo sosteneva la presenza di una dimensione spirituale nell’uomo ma proponeva di studiarla scientificamente, attraverso una disciplina che prende il nome di antroposofia.

Vi invitiamo così ad approfondire questo e gli altri temi sul sito internet “Progetto Rudolf Steiner” e sul sito internet della "Federazione delle scuole Waldorf" in Italia, oppure contattate come sempre direttamente una delle scuole che compone questa rete. Un saluto e alla prossima rete di scuole!

08:58 MICHELA _ Per ascoltare i prossimi episodi di “Scuole che cambiano” andate su www.edunauta.it dove poter navigare anche nella nostra Edumappa, un luogo virtuale dove trovare servizi educativi e scuole con cui attivare opportunità reali. Un progetto di Generas Foundation realizzato in collaborazione con Eduway.

 




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