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L'importanza della lettura: perché fa bene leggere

L'importanza della lettura: perché fa bene leggere

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  • Edunauta.it

  • Pubblicato il : 09/07/2024 - Aggiornato il : 11/04/2025
  • didattica innovativa, soft skills,

Nel nostro peregrinare quotidiano tra le sfide educative e le dinamiche familiari, quanto spesso ci fermiamo a riflettere sull'impatto delle storie che raccontiamo e ascoltiamo? Tra le righe dell'educazione, troviamo un tesoro spesso trascurato: la pluralità delle narrazioni.

Questa non è solamente una strategia pedagogica, ma una bussola morale che può orientare sia l'educatore che il bambino o ragazzo verso orizzonti più ampi e inclusivi.

Ma quali sono gli strumenti che possono essere d’aiuto per farci raggiungere questi obiettivi educativi? L’educazione alla lettura è certamente uno di questi. Ma perché è importante leggere? Quali competenze sviluppa la lettura?

Cosa fa la lettura al cervello?

​La lettura ha un impatto significativo sul cervello, perché attiva diverse aree cerebrali e promuove la neuroplasticità. Questo processo rafforza le connessioni neuronali, migliorando funzioni cognitive come memoria e concentrazione.

Leggere sviluppa competenze fondamentali quali l'empatia, l'intelligenza emotiva e la capacità di comprendere prospettive diverse. La lettura, quindi, non solo arricchisce il vocabolario e le competenze linguistiche, ma contribuisce anche al benessere generale e alla salute mentale.

Educare alla lettura andando al cuore delle storie

Più di ogni altro strumento, le storie hanno il potere straordinario di tessere significati, di trasmettere valori e di guidare riflessioni profonde, soprattutto nelle giovani menti dei bambini e degli adolescenti.

Attraverso le narrazioni, possiamo aprire finestre su mondi nuovi, presentare situazioni che richiedono decisioni morali, o semplicemente mostrare l'effetto delle buone abitudini nella vita quotidiana.

Nella rubrica La bustina di Minerva (1985-1998) era Umberto Eco a parlare dell’importanza della lettura:

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.

La rubrica di Eco diventerà poi nel 2002 anche uno dei più celebri libri sull'importanza della lettura che viene celebrata come un’attività che “allunga la vita”.

Le storie e la lettura, quindi, non sono solo intrattenimento, ma strumenti potenti di insegnamento e di comprensione del mondo che ci circonda.

Perché è importante leggere: la storia Zen dei due vasi

Immaginiamo due vasi: uno perfetto e uno crepato, entrambi sospesi alle estremità di un bastone portato da un'anziana signora lungo il cammino dal fiume alla casa.

Il vaso integro giunge sempre pieno, orgoglioso del suo inalterato compito; il vaso crepato, invece, giunge sempre mezzo vuoto, segnato dal rimorso di un'apparente inadeguatezza. Eppure, è proprio grazie alla sua imperfezione che lungo il sentiero fioriscono meraviglie, irrigate inconsapevolmente ogni giorno.

La bellezza nascosta nelle sue crepe ha dato vita a un'esplosione di colore che, altrimenti, non avrebbe mai abbellito il sentiero percorso dalla donna.

Questa narrazione, liberamente tratta da una storia della tradizione Zen, ci invita a riflettere su come, nell'educazione dei nostri giovani, la tendenza a valorizzare la narrazione di successo e perfezione può oscurare la ricchezza insita nelle imperfezioni e nelle diversità.

Educare alla pluralità delle narrazioni significa riconoscere e valorizzare ogni voce, ogni storia, ogni particolarità che i nostri studenti e figli portano nel mondo, anche quelle che ci risuonano dentro, che pizzicano le corde di antichi dolori e risultano apparentemente fastidiose.

In un'epoca dove la polarizzazione sembra prevalere, l'educazione alla pluralità delle narrazioni emerge come una possibilità per equilibrare la frammentazione, l'isolamento e arginare il conflitto. È un invito a insegnanti, genitori e istituzioni a considerare e accogliere diverse prospettive per interpretare e valutare le situazioni che la vita ci presenta.

 

Costruire il proprio senso di identità: tra i più importanti benefici della lettura

Le narrazioni costruiscono il nostro senso di identità e modellano la nostra percezione della realtà. L'Associazione Pratika, nell’episodio del podcast Rotte educative, ci ricorda che la narrazione ha una funzione interpretativa e strutturale non solo verso il mondo esterno, ma anche nel modellare il nostro mondo interno, la nostra autoconsapevolezza.

Ogni narrazione personale o che adottiamo o esterna di cui fruiamo, costruisce nuove forme di consapevolezza e significato.

Naturalmente, questo è solo uno dei tanti motivi per cui fa bene leggere, a qualsiasi età.

È particolarmente rilevante l'importanza della lettura al nido: le storie raccontate in un ambiente accogliente aiutano i bambini a sviluppare capacità di ascolto, attenzione e comprensione.

L'importanza della lettura per i bambini è poi riconosciuta per lo sviluppo cognitivo, emotivo e linguistico. Leggere ai più piccoli stimola la curiosità, arricchisce il vocabolario e rafforza il legame con l’adulto: in questo senso, anche il rapporto scuola famiglia può beneficiare del potere della lettura e della narrazione, instaurando un dialogo continuo tra insegnanti e genitori.

Crescendo, l'importanza della lettura per i giovani diventa ancora più evidente, poiché favorisce il pensiero critico, la creatività (anche la creatività a scuola) e l'empatia, accompagnandoli nella crescita personale e scolastica.

 

L'importanza di una scelta accurata delle letture: la storia giusta al momento giusto

Per quanto abbiamo detto nel nostro articolo, è importante immergersi nelle storie che sappiano educare alla pluralità di punti di vista, ma anche a valori e buone abitudini. Così, saper scegliere e raccontare la storia giusta al momento giusto può rivelarsi di inestimabile valore sia per gli educatori che per i giovani ascoltatori.

Questo processo di selezione e narrazione richiede sensibilità e comprensione dei bisogni emotivi e intellettuali del bambino o dell’adolescente a cui è destinata e può essere uno degli strumenti più utili nella costruzione degli stili educativi che si intendono seguire.

Riporto alcuni esempi tra le migliaia di possibilità a disposizione dell’educatore.

Per insegnare il valore della perseveranza, consideriamo la storia di Thomas Edison e la sua invenzione della lampadina, la cui narrazione non solo mostra il successo finale, ma evidenzia le numerose prove ed errori attraverso i quali Edison è passato.

Raccontando questa storia a un bambino che si sente scoraggiato dai compiti difficili a scuola, possiamo trasmettere il messaggio che il fallimento è spesso un passo verso il successo, e che la perseveranza è fondamentale.

Oppure, per riflettere sui significati della vita, l’immancabile Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry è una storia che esplora temi come l'amore, la perdita, l'amicizia e il significato della vita.

Utilizzando questo racconto, gli educatori possono invitare ragazzi e ragazze a riflettere su cosa sia veramente importante nella vita.

E ancora, per imparare l'importanza dell'onestà, abbiamo la classica favola di Pinocchio di Carlo Collodi, che offre un vivido ritratto delle conseguenze delle bugie. È un modo efficace per insegnare ai bambini che, anche se a volte può sembrare più facile mentire, la verità ha sempre un valore superiore nel lungo termine.

Anche inventare una storia ad hoc, a volte ha lo stesso potere educativo, per chi padroneggia questa abilità. Insomma, le storie sono strumenti educativi che permettono di coinvolgere i bambini e i ragazzi in maniera profonda, stimolando la loro immaginazione mentre assimilano lezioni di vita.

Ogni storia scelta può servire come un ponte verso una comprensione più matura del mondo e di sé stessi, rendendo l'apprendimento un viaggio emozionante e trasformativo.

I podcast di Edunauta, narrazioni sul potere delle storie

In questo contesto, l’episodio podcast di Pratika Onlus, offre un'opportunità preziosa per approfondire il metodo di orientamento narrativo, che permette di prendere decisioni più consapevoli e di costruire una narrazione personale ricca e significativa.

Attraverso storie e dialoghi, possiamo scoprire come attribuire senso agli eventi della nostra vita e come plasmare attivamente la nostra identità.

Parallelamente, l’episodio della Casa dello Studente solleva una questione fondamentale che riecheggia la profondità delle nostre discussioni: "Se non posso imparare nel modo in cui insegni, potresti insegnare nel modo in cui io imparo?".

Questa riflessione ci invita a ripensare e ad adattare i nostri metodi educativi per rispondere meglio alle esigenze individuali degli studenti e dei giovani a cui ci rivolgiamo, riconoscendo e valorizzando la loro unicità.

Riaffermando il nostro profondo impegno verso un'educazione che non solo celebra ma anche nutre la ricca diversità di ogni singola voce, Edunauta si fa messaggero di un approccio educativo che si rinnova incessantemente, esplorando una moltitudine di possibilità.

Un approccio che si riflette nell'infinita varietà degli esseri umani a cui si rivolge, riconoscendo e valorizzando ogni individuo nel suo unico contributo al tessuto del mondo.

Con passione e dedizione, continuiamo a raccogliere e diffondere idee che illuminano il cammino verso un futuro in cui ogni storia è ascoltata, ogni voce è importante e ogni spirito educativo ha la libertà di esprimersi e di essere compreso nel suo più profondo significato.



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